Una serie di esplosioni hanno colpito una base aerea militare nel distretto di Saki, in Crimea, causando un morto e quattro feriti. Secondo un alto funzionario dell’esercito ucraino, citato dal New York Times, le esplosioni sarebbero state causate da un attacco lanciato da Kiev. Al Times avrebbe anche dichiarato che «era una base aerea da cui partivano regolarmente aerei per attacchi contro le nostre forze nel teatro meridionale».  

Le rivendicazioni ucraine

Nelle scorse ore il portavoce del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha scritto su Twitter: «Il futuro della Crimea sarà quello di essere una perla del mar Nero, un parco nazionale con una natura unica e una località turistica mondiale, non una base militare per terroristi: questo è solo l’inizio».

Anche la vicepremier ucraina, Irina Vereshchuk aveva gioito per le esplosioni scrivendo su Telegram «Oggi è la Giornata internazionale dei popoli indigeni del mondo, in Ucraina sono considerati tali i tatari, i caraiti e i krymchak di Crimea. Le esplosioni di oggi a Novofedorivka ricordano ancora una volta di chi sia la Crimea. Perché questa è Ucraina». 

I russi parlano d’incidente 

Le esplosioni sono avvenute intorno alle 15 e 30. Secondo il ministero della Difesa russo, che controlla l’aerodromo, sono state causate dallo scoppio accidentale di alcune munizioni.

Serghiei Aksionov, leader filorusso della Crimea, ha dato per primo la notizia di una vittima. «Purtroppo, una persona è morta. Esprimo le mie più sincere condoglianze alla famiglia e agli amici. Verrà fornita tutta l’assistenza necessaria», ha scritto sul suo canale Telegram.

Migliaia di persone sono fuggite a causa delle esplosioni, con conseguenti ingorghi stradali. Le spiagge della Crimea erano piene di turisti. Secondo quanto riporta Unian, gli abitanti della zona, a cui inizialmente sarebbe stato chiesto di nascondersi nei rifugi antiaerei, hanno riferito di un gran numero di ambulanze dirette a Novodorivka e alla base aerea.

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