Si sarebbe spento un reattore della centrale nucleare di Zaporizhzhia, controllata attualmente dai russi. A dare la notizia è la società ucraina per l'energia atomica Energoatom che ha sottolineato come la situazione attuale è la conseguenza dei bombardamenti di ieri, della cui responsabilità si incolpano a vicenda Mosca e Kiev. Attualmente stando a quanto dice Energoatom il funzionamento della centrale sarebbe compromesso, con «gravi rischi per il funzionamneto sicuro» dell’impianto.

La società per l’energia nucleare dell’Ucraina ha così twittato: «In seguito dell'attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, il sistema di protezione di emergenza è stato attivato su uno dei tre reattori funzionanti, che si è spento». 

Riguardo ai dubbi su chi abbia sferrato l’attacco che ha danneggiato la struttura, nessuna delle due parti se ne è assunta le responsabilità. Tuttavia è certo, perché comunicato dalle stesse fonti dell’esercito russo all’agenzia Tass, che i russi hanno compiuto degli attacchi militari nella zona. Nello specifico a pochi chilometri dalla centrale avrebbero distrutto un deposito di carburante dell'esercito ucraino con oltre 50mila tonnellate di gasolio. Secondo il portavoce del Ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, il gasolio era destinato alla task force operativa Dnepr. 

Continuano le operazioni nel sud del paese 

Secondo il giornalista russo Sasha Kots ripreso dall’agenzia Ukrinform, Mosca starebbe formando un nuovo battaglione, “Samara”, da dispiegare in Ucraina. Il battaglione sarà formato da volontari e  si unirà alle altre forze armate russe dispiegate sul campo. Secondo gli esperti dell'Istituto per lo Studio della Guerra (Isw), il nuovo battaglione si baserà a Mulino, nella regione di Nizhny Novgorod e sarà composto da 15mila uomini senza precedenti esperienze militari e di età compresa tra i 18 e i 50 anni.

Intanto si starebbero formando tre nuovi battaglioni anche nella regione russa di Omsk. Il governatore della regione Aleksandr Butkov lo ha confermato, i battaglioni avrebbero il nome di l'Irtysh, l'Avangard e l'Om e probabilmente verranno dispiegati nel Donbass per fornire supporto ingegneristico, medico e logistico.

Mosca, intanto, continua la formazione di volontari nelle regioni di Novosibirsk, Saratov, Ulyanovsk e Kurgan da destinare alla guerra in Ucraina.

Una nuova fase della guerra secondo gli 007 inglesi 

L'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione dell’Ucraina ha scritto che «le forze russe stanno quasi certamente raggruppandosi nel sud dell'Ucraina in attesa di una controffensiva di Kiev o per prepararsi ad un possibile assalto».

Il rapporto pubblicato dal ministero della Difesa, riporta inoltre come gli obiettivi principali dei soldati russi siano sempre di più: ponti, depositi di munizioni e snodi ferroviari nelle regioni meridionali del Paese.

Nelle conclusioni il rapporto stabilisce come «la guerra sta per entrare in una nuova fase» in cui i combattimenti più pesanti interesseranno un fronte di circa 350 km, da Zaporizhzhia a Kherson, parallelo al fiume Dnipro.

Le perdite russe fino ad oggi 

Secondo le stime ucraine sarebbero circa 41.900 soldati russi uccisi dall'inizio dell'invasione. Sarebbero anche stati abbattuti 223 caccia, 191 elicotteri e 744 droni. I calcoli sarebbero dell’esercito ucraino e sono riportati da Ukrinform. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.802 carri armati russi, 955 sistemi di artiglieria, 4.051 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 15 navi e 182 missili da crociera.

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