Un libro recupera la testimonianza di un sopravvissuto all’eccidio di Stazzema. È il racconto delle colpe di nazisti e fascisti, che la memoria non può cancellare
Erano andati a vivere a Sant’Anna, nel comune di Stazzema, perché pensavano fosse un luogo sicuro rispetto alla città. Era difficilmente raggiungibile: non era stata costruita ancora nessuna strada carrabile, l’unica via prevedeva di attraversare i sentieri nei boschi. Eppure, i soldati riuscirono a raggiungere quella frazione comunque. «Al paese sono arrivati i tedeschi, con l’aiuto della Repubblica Sociale Italiana. È successo questa estate, Angelo, il 12 agosto [1944 n.d.r.]. Le case del paes



