La procura di Verona contesta anche il reato di strage ai tre fratelli Ramponi che ieri a Castel d’Azzano (Verona) hanno fatto esplodere la loro casa, provocando la morte di tre carabinieri e venticinque feriti, per resistere all’esecuzione dello sfratto. 

Oltre alla strage, vengono ipotizzati altri reati accessori: la detenzione di esplosivo e la resistenza a pubblico ufficiale. Il procuratore capo Raffaele Tito ha inoltre disposto accertamenti sulle vicende giudiziarie della famiglia Ramponi.

Domani si terrà l'interrogatorio di garanzia di Franco e Dino Ramponi davanti al gip. I due fratelli, al momento, si trovano in due carceri separate. La sorella Maria Luisa, invece, è ricoverata in terapia intensiva, in ospedale. Ricoverati anche due militari dell'Arma dei carabinieri. Per tutti la prognosi è riservata. 

Questo pomeriggio invece la procura conferirà l’incarico per procedere all'autopsia, che verrà svolta domani. E domani a Castel d’Azzano è in programma anche una fiaccolata silenziosa e una veglia di preghiera per le vittime, ricordate dal ministro Antonio Tajani questa mattina alla Camera. 

© Riproduzione riservata