il day after

Dopo Italia-Svizzera: la regola del 3-0 e la guerra alla scetticanza

Italy players celebrate their second goal during the Euro 2020 soccer championship group A match between Italy and Switzerland at the Olympic stadium in Rome, Italy, Wednesday, June 16, 2021. (AP Photo/Alessandra Tarantino, Pool)
Italy players celebrate their second goal during the Euro 2020 soccer championship group A match between Italy and Switzerland at the Olympic stadium in Rome, Italy, Wednesday, June 16, 2021. (AP Photo/Alessandra Tarantino, Pool)
  • Lo stato di grazia della nazione calcistica porta a qualche eccesso di zelo. Come quello di chi invita a non sminuire il valore degli avversari battuti fin qui dalla squadra azzurra e per questo vorrebbe giocare subito col Galles.
  • Ma l’atteggiamento che si prova a combattere è molto profondo, appartiene a un’antropologia propria del tifo calcistico e tale da richiedere un neologismo: la scetticanza, un cinismo a bassissima intensità che rifugge l’impegno dialettico.
  • Tornando alle questioni di campo, spiccano le prove di Locatelli. Il valore del centrocampista del Sassuolo cresce gara dopo gara, ma si eviti di paragonarlo a Tardelli e lo si lasci crescere a modo suo.

Non c'è tre senza tre. Il percorso fin qui netto della nazionale di Roberto Mancini agli Europei sollecita a rivedere i motti. Sicché, dopo due 3-0 consecutivi, la fantasia popolare viaggia verso l'ipotesi del tris integrale: 3-0 x 3, fine del senso della misura. È il mood di queste ore azzurre, dopo che la Svizzera s'è vista riservare la medesima sorte della Turchia e il delirio nazional-pallonaro ha smesso di tracimare per il semplice fatto che l'argine non c'era mai stato. Questa nazionale

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