Berrettini e le altre speranze

Il tennis è uno sport per vecchi dèi. Ma le cose stanno per cambiare

(AP Photo/Kirsty Wigglesworth)
(AP Photo/Kirsty Wigglesworth)
  • Un finalista italiano maschio nello Slam mancava da 45 anni. Il penultimo Adriano Panatta a Parigi 1976, l’ultimo Matteo Berrettini a Wimbledon 2021.
  • Ogni considerazione negli ultimi anni ha però risentito della presenza delle divinità del tennis. Qualcosa però sta per cambiare. Federer sta per compiere 40 anni e sembra davvero all’ultimo chilometro. Nadal (35) si deve gestire e risparmiare per stiracchiare la carriera il più possibile ma, salva la sua amata terra rossa, ormai è vulnerabile. Chi invece è in missione per conto di (D)io è Novak Djokovic, ancora in forma da ragazzino nonostante i 34 anni.
  • Djokovic passerà, più presto che tardi, e Matteo Berrettini avrà tanti anni per contendere i titoli che contano a una concorrenza di livello ma, finalmente, umana.

Partiamo dai fatti: un finalista italiano maschio nello Slam mancava da 45 anni. Il penultimo Adriano Panatta a Parigi 1976, l’ultimo Matteo Berrettini a Wimbledon 2021. In mezzo, il mare magnum delle opinioni sui perché del boom del tennis italiano, perlopiù macchiate da un vizio logico molto diffuso: il senno di poi. Ex post, tutto si può sostenere: pure – lo si è sentito – che i successi dei ragazzi siano figli dell’effetto traino dato dalle vittorie di Francesca Schiavone, Sara Errani, Flav

Per continuare a leggere questo articolo