Dopo Francia e Australia, ora anche in Italia si firmano i primi accordi tra il colosso dell’high tech Google e le aziende editoriali.

Ad annunciarlo è la stessa azienda che su twitter ha scritto: «Siamo felici di annunciare i primi accordi con gli editori italiani per Google News Showcase, il nuovo programma di licenze che offrirà ai lettori l’accesso a contenuti giornalistici approfonditi, a fronte di una remunerazione per gli editori».

Nello specifico l’azienda della Silicon Valley ha firmato contratti commerciali con il Sole 24 Ore, RCS Media Group, Gruppo Monrif, Caltagirone Editore, il Fatto Quotidiano, Libero, Il Foglio, Il Giornale, Il Tempo, Ciaopeople, Edinet, Gruppo Corriere, Citynews e Varese web. Questi accordi con la piattaforma Google News Showcase sono frutto della direttiva europea del 2019 sul copyright a tutela dell’utilizzo online delle pubblicazioni giornalistiche.

Cos’è Google News Showcase

Google News Showcase è un programma di licenze introdotto da Google nel 2020 che attraverso una piattaforma apposita garantisce ai lettori accesso ai contenuti pubblicati dalle testate editoriali.

«News Showcase permetterà agli editori di rafforzare la propria relazione con i lettori, sviluppare nuovi modelli per la monetizzazione dei contenuti e trarre beneficio dall’aumento di traffico verso il proprio sito – si legge nel comunicato dell’azienda – nelle prossime settimane, quando il servizio verrà reso disponibile in Italia, gli editori potranno per esempio curare le proprie schede di News Showcase per offrire maggiore contesto intorno a una notizia, e indirizzare i lettori verso l’articolo completo sul proprio sito o app».

Secondo gli ultimi dati, Google invia ogni mese ai siti degli editori 24 miliardi di clic tramite le sue piattaforme, che permettono agli editori di aumentare i ricavi attraverso pubblicità e nuovi abbonamenti sui loro siti e app.

Google News Showcas è attivo in decine di paesi nel mondo, tra cui Australia, Germania, Brasile, Canada, Francia, Giappone, Regno Unito e Argentina.

Gli investimenti e i contenziosi di Google

Nel 2016 Google ha sottoscritto con la Federazione Italiana editori giornali (Fieg) un accordo triennale di 16 milioni di euro su una serie di settori strategici per l’editoria digitale. Nel 2020, invece, per contrastare la crisi economica dovuta alla pandemia da Covid-19, l’azienda ha stanziato un Fondo globale di emergenza per il giornalismo locale, di cui ne hanno beneficiato circa 300 redazioni italiane.

Tuttavia, negli anni il colosso di Mountain View ha dovuto pagare cifre miliardarie all’Unione europea e anche ad alcuni singoli stati membri per varie indagini fiscali (come accaduto in Francia). Lo scorso anno Google ha fatto ricorso alla Corte di giustizia europea dopo che la Commissione gli ha comminato una multa da 2,4 miliardi di euro per abuso di posizione dominante, attualmente il caso è ancora al vaglio dei giudici.

Nel 2017, invece, Google ha firmato un accordo con l’Agenzia delle entrate italiana per risolvere un contenzioso relativo a tasse non pagate dal 2009 al 2013 dal valore di circa 280 milioni di euro.

© Riproduzione riservata