La nomina arriva nel trentennale dell’inchiesta sulla collusione tra partiti e imprenditoria che travolse la Prima repubblica. In Campidoglio si occuperà di prevenzione alla corruzione e trasparenza delle procedure, specie in vista della gestione dei fondi del Pnrr
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha scelto Francesco Greco, ex procuratore di Mani pulite, come suo consulente alla legalità. L’ex magistrato si concentrerà sulla «prevenzione alla corruzione» e sulla «trasparenza delle procedure», prestando la sua collaborazione a titolo gratuito.
- «Poter contare su una professionalità del livello di Francesco Greco mi dà gioia e soddisfazione», ha detto il sindaco Gualtieri, ufficializzando la nomina. «Abbiamo davanti a noi obiettivi ambiziosi in termini di investimenti - penso al Pnrr e al Giubileo». Sul Piano nazionale di ripresa e resilienza si è espresso anche il neo nominato Francesco Greco, spiegando che «il Pnrr andrà monitorato attentamente», poiché è «fondamentale rendere trasparenti le procedure di assegnazione».
- «Più le cose sono visibili al cittadino e meno problemi di operazioni occulte ci sono». Quello della trasparenza è «il punto su cui il sindaco Gualtieri, con il mio contributo, si vuole concentrare: Non ci possiamo permettere di avere problemi di gestione dei soldi con l'Europa», ha spiegato Greco.
- La nomina arriva proprio nel giorno del trentennale dell'inchiesta Mani Pulite. «Più che al trentennale di Mani Pulite – ha scherzato – sono interessato al cinquantennale. Perché spero di arrivarci». L’ex procuratore di Milano fece parte del cosiddetto “pool” di Mani Pulite, l’inchiesta sulla collusione tra mondo politico e imprenditoriale, che travolse la Prima repubblica. Collaborò con il pool di Francesco Saverio Borrelli, Antonio Di Pietro e Gherardo Colombo. Del pool facevano parte anche i giudici Davigo – oggi rinviato a giudizio con l’accusa di rivelazione del segreto d'ufficio nel caso dei verbali di Piero Amara sulla presunta “Loggia Ungheria” – Ielo, Ramondini, Parenti e Tito.
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