- Truffe, hackeraggi e giro di denaro da migliaia di euro. È il mondo dei green pass falsi che ha garantito una scorciatoia per alcuni e fregato altri.
- Su Telegram basta digitare parole chiave come «green pass», «assistenza», «green pass 2.0» e avere accesso a canali che promettono green pass autentici. Abbiamo provato a comprarne uno.
- Il messaggio di default è sempre lo stesso: «I nostri green pass sono verificati funzionanti al 100 per cento e non hanno nessun problema, per creare green pass serve codice fiscale e tessera sanitaria».
Truffe, hackeraggi e giro di denaro da migliaia di euro. È il mondo dei green pass falsi che ha garantito una scorciatoia per alcuni e fregato altri. Tra quelli che pensavano di farla franca c’è il comico Pippo Franco, ora indagato dai carabinieri per un presunto green pass falso, procurato dal medico Alessandro Aveni. Secondo gli inquirenti il medico aveva a disposizione 120 dosi di vaccino ma ha rilasciato 156 certificati vaccinali. Tramite il suo avvocato, Franco ha presentato un test sie



