Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha pronunciato un discorso molto netto a sostegno della controffensiva di Kiev in Crimea. Lo ha fatto in occasione della seconda Conferenza per la Crimea che si è tenuta in Ucraina. «L’Italia sostiene senza tentennamenti questa iniziativa e l’Ucraina. L’Italia ha sempre condannato l’occupazione della Crimea e siamo preoccupati per il peggioramento dei diritti umani nella penisola e per le ingiustizie verso la comunità tatara: la lotta per la Crimea è parte della lotta per liberare l'Ucraina» ha dichiarato il premier. 

«Lo scorso febbraio – ha aggiunto Draghi – le forze russe hanno usato la Crimea per lanciare il loro attacco alle regioni dell’Ucraina meridionale, tra cui Kherson. Continuano a usare la Crimea per esercitare pressioni militari su altre aree, in particolare sulle città portuali di Mykolaiv e Odessa. Di fronte ai tentativi da parte della Russia di sottomettere altre parti del territorio ucraino, la comunità internazionale non può girarsi dall’altra parte. La Russia deve porre fine alla sua occupazione illegale, ai suoi attacchi brutali contro i civili disarmati».

L’intervento di Zelensky

Molto forte il discorso del premier ucraino Zelensky il quale ha ribadito che «è necessario che la Crimea sia liberata perché si arrivi davvero alla vittoria, perché il diritto internazionale sia ristabilito: tutto è iniziato in Crimea e deve finire in Crimea». Alla conferenza hanno partecipato anche il presidente polacco Andrei Duda e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. 

I discorsi di Draghi

Quello di oggi di Draghi si tratta del primo discorso pubblico, anche se attraverso un videomessaggio, dal 4 agosto scorso quando ha presentato il decreto Aiuti con il ministro dell’Economia e delle Finanze Franco e quello della Transizione ecologica Cingolani. Non erano mancate però comunicazioni ufficiali da parte di Palazzo Chigi come quella in occasione della commemorazione delle vittime del ponte Morandi e della morte di Piero Angela. 

Domani mercoledì 24 è previsto l’intervento del presidente Draghi al meeting di Comunione e liberazione a Rimini, uno dei discorsi più attesi dell’evento. Per Draghi si tratta di un ritorno a Rimini dopo che nell’agosto 2020 proprio un discorso in occasione del meeting era stato considerato da molti come il lancio della sua chiamata a Palazzo Chigi. 

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