- In una intervista rilasciata a Repubblica il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e delinea i contorni della riforma in senso garantista che vuole attuare, allo stesso tempo, prova a tranquillizzare sulla coesione dell’attuale governo.
- Nordio contraddice il minstro dell’Interno Piantedosi sulle ong e afferma che la sua opinione in merito, immutata nel corso degli anni, «è conforme al diritto internazionale e agli accordi di Dublino».
- Sui rave il Guardasigilli difende la costituzionalità del decreto, ma ammette che «la norma può esser perfezionata».
In una intervista rilasciata a Liana Milella su Repubblica il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e delinea i contorni della riforma in senso garantista che vuole attuare, allo stesso tempo, prova a tranquillizzare sulla coesione dell’attuale governo. Tenta, appunto. Perché alla fine ciò che emerge dall’intervista è che il punto di vista del giurista mal collima con i fatti e con le prese di posizione dei giorni scorsi di alcuni membri dell’esecutivo. A partire dalla questione migranti.



