Il leader leghista sta gestendo in modo spregiudicato il progetto per sopravvivere alla sua crisi politica. Meloni non ha interesse nel sostenere un’operazione incerta, dal consenso insicuro al Sud
Giorgia Meloni deve delle risposte agli italiani sul ponte di Messina e dimostrare che non che nulla c’è da nascondere intorno alle due grandi questioni che peseranno come un macigno sulle discussioni e le scelte dei prossimi anni.
La prima riguarda la fattibilità dell’opera. Perchè deve spiegare perche questa volta è diverso e si sono superate tutte le questioni che avevano portato il Governo di Mario Monti a fermare il progetto.
La seconda è di far assumere i rischi di aumento dei costi del progetto e dei ritardi ai costruttori. Perchè oggi è previsto che tutto sia pagato dallo Stato, comprese le prevedibili nuove spese perchè non esiste neanche un progetto definitivo. Ma se Giorgia Meloni crede davvero nel progetto e vuole spazzare via i dubbi sugli interessi privati deve chiedere al Consorzio guidato da Webuild di metterci la faccia.
Giorgia Meloni deve delle risposte agli italiani sul ponte di Messina. Perché se il governo ha tutta la legittimità di decidere quali opere considera prioritarie, ha anche la responsabilità di spiegare perché questa volta è diverso, per il più complesso e lungo ponte a campata unica al mondo, e ci sono tutte le condizioni per realizzare un’opera su cui si sono spese discussione infinite. Per chiarezza, è quasi impossibile non cogliere il fascino del progetto per come viene presentato, in un cont



