La Cassazione ha respinto il ricorso della procura di Milano sul caso urbanistica. I giudici di legittimità hanno dunque confermato i provvedimenti del Riesame con cui la scorsa estate sono stati revocati gli arresti domiciliari per il Ceo di Coima, Manfredi Catella, e per uno dei componenti della Commissione paesaggio del Comune, Alessandro Scandurra, e la misura cautelare per il patron di Bluestone, Andrea Bezziccheri, l'unico che era finito in carcere, a fine luglio, nella maxi inchiesta “Grattacieli puliti”.

Inoltre, la Cassazione ha anche disposto l’annullamento delle interdittive per corruzione a carico dell’ex assessore di Palazzo Marino, Giancarlo Tancredi, dell’ex presidente della commissione paesaggio in comune Giuseppe Marinoni e dell’imprenditore Federico Pella. 

Le motivazioni della sesta sezione penale della Suprema corte che ha dichiarato «inammissibile» il ricorso dei pm meneghini arriveranno nelle prossime settimane. La sostituta pg di Cassazione Cristina Marzagalli già nei giorni scorsi aveva riportato in un atto scritto «che le risultanze in atti non dimostrano la formazione, né l'operatività di un accordo corruttivo tra Scandurra e Catella», non potendosi sostenere che «i pagamenti delle fatture da parte» di Coima «siano riconducibili ad un accordo corruttivo anziché correlate ad attività professionale effettivamente prestata da Scandurra e regolarmente contabilizzata». Stessa linea sulla posizione del costruttore Bezziccheri.

I pm Petruzzella, Filippini e Clerici, con l'aggiunta Tiziana Siciliano, invece, hanno sostenuto che il Riesame non aveva preso in considerazione il «sistema» dell'urbanistica milanese, ma aveva portato avanti una «disanima atomistica» e così ha «giustificato a prescindere tutte le condotte di Catella e Scandurra», non valutando la «correlazione» tra «l'esercizio della funzione pubblica e il conseguimento di vantaggi privati» nei rapporti corruttivi tra imprenditori e Commissione paesaggio, che col via libera alle operazioni immobiliari sarebbe stata al centro del meccanismo illecito. 

Nel procedimento “Grattacieli puliti” è indagato anche il sindaco di Milano Beppe Sala

«Dal 16 luglio, data di notifica delle accuse, al 12 novembre, data di udienza della Corte Suprema, in 120 giorni, undici giudici, oltre alla stessa Procura Generale di Stato, hanno radicato progressivamente fino al livello massimo della magistratura la nostra estraneità a quanto contestatoci. Questa dinamica, a seguito di uno degli stress test più profondi che potessimo immaginare, equivale a un riconoscimento virtuoso dell’integrità, del rigore, della professionalità e della capacità di reazione della nostra organizzazione e di tutte le persone di Coima», ha commentato il “re del mattone” Catella a seguito della decisione della Cassazione. 

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