Da pezzi di carne infilzati su una spada negli accampamenti militari in Turchia e Iran dell’alto medioevo, il kebab è arrivato fino a noi, ma non è più lo stesso. Dopo la rivoluzione che sposta in verticale lo spiedo (prima spada), il kebab viene portato in giro per il mondo. Lì si ibrida con le culture dei posti in cui approda. Emblematiche le insegne in tutta Italia “Pizza e Kebab” che ci ricordano che spesso è il cibo che traina gli umani verso il cambiamento
In principio lo spiedo era una spada. Nell’alto medioevo, negli accampamenti militari dove oggi ci sono Turchia e Iran, i soldati cacciavano gli animali, li tagliavano e poi infilzavano quanti più pezzi possibile con una spada che mettevano sul fuoco. Gli animali preferiti sembra fossero il montone e la capra. Più tardi verrà il turno dell’agnello, del pollo, del manzo e, quando il kebab si diffonderà globalmente arrivando anche in paesi non islamici, del maiale. La svolta ottomana L’idea



