Sono venti gli incendi divampati lo scorso mercoledì in Portogallo e in Spagna occidentale. Le fiamme hanno coinvolto interi villaggi. La causa degli incendi sono le alte temperature che hanno raggiunto i 45 gradi in varie parti dell’Europa. Anche la Francia è stata interessata da incendi che hanno interrotto le vacanze di migliaia di campeggiatori che sono stati evacuati.

Continua l’emergenza: siccità, alte temperature e vento

A giugno, il 96 per cento del Portogallo è stato classificato in condizioni di siccità estrema o grave. L’aria calda, i terreni aridi e i vènti, combinati insieme hanno creato le condizioni perfette per il divampare degli incendi. Da giorni i portoghesi cercano di salvare le loro case dagli incendi che coinvolgono il paese.

Nel villaggio di Bemposta, i residenti hanno usato tubi da giardino per spruzzare i prati e i tetti delle loro case nella speranza di poterli salvare dalle fiamme. A Leiria, città del Portogallo centrale, finora sono stati bruciati oltre 3mila ettari di terreni.

Per far fronte all’emergenza le autorità hanno bloccato le principali strade. Anche l’autostrada più importante del Portogallo, che collega la sua capitale Lisbona a Porto, è stata bloccata a causa di un altro incendio più a nord.

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L’intervento dei vigili del fuoco

I vigili del fuoco nel domare le fiamme sono ostacolati dai forti venti. Sono quasi 900 i vigili del fuoco che stanno combattendo tre incendi attivi nella sola Leiria, mentre in tutto il Portogallo continentale sono 2.841 i vigili del fuoco a terra e 860 con veicoli.

Lo stato d’emergenza è stato prolungato al momento fino a domenica 17 luglio. Lo ha dichiarato il primo ministro António Costa dopo una riunione nella sede dell’Ipma, il centro nazionale di meteorologia portoghese.

Date le condizioni, che non accennano a migliorare, il governo ha temporaneamente vietato l’accesso del pubblico alle foreste considerate a rischio, ha vietato l’uso di macchinari agricoli e ha messo fuori legge i fuochi d’artificio.

Le prime stime sui danni

Secondo quanto riferito dall’agenzia di protezione civile, sono «circa 10mila gli ettari (24.700 acri) bruciati questa settimana in Portogallo», come riporta il primo ministro portoghese António Costa. Si conta che sono circa 865 le persone costrette a evacuare le loro case.

Più di 30 case e altri tipi di edifici sono stati danneggiati. Il comandante della protezione civile André Fernandes ha dichiarato che «sono 160 persone, tra cui almeno 70 vigili del fuoco, i feriti finora. Al momento non ci sono morti accertati a causa degli incendi, ma quattro persone, tra cui due vigili del fuoco, risultano gravemente ferite».

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Le fiamme valicano i confini

Incendi si sono registrati anche in Spagna e le cause sonos empre le alte temperature. Così, dalla cittadina di Las Mestas, nella provincia di Caceres, i focolai hanno guadagnato terreno e sono arrivati nella parte settentrionale, a Salamanca.

La Spagna già lunedì era alle prese con lo spegnimento di un incendio appiccato da un fulmine nell’area centro-occidentale di Las Hurdes, che ha carbonizzato circa 3.500 ettari (8.600 acri). Il paese si è poi trovato a dover fronteggiare altri incendi causati dalle alte temperature e favoriti dai vènti. Ad essere a rischio è il parco naturale della sierra de Francia, a sud-ovest della regione di Salamanca

Secondo stime del governo spagnolo, le superfici consumate dagli incendi dall’inizio dell’anno, ammontano a oltre 70mila ettari: più del doppio della media registrata negli ultimi 10 anni.

Pinete francesi a fuoco

Anche la Francia brucia e continuano a essere previste alte temperature nei prossimi giorni. Nel frattempo, i vigili del fuoco francesi comunicano che i due incendi divampati nel sud della Gironda hanno bruciato quasi mille ettari di pineta. Il più vasto ha interessato 800 ettari di foresta portando all’evacuazione di 150 persone.

L’altro incendio, in Gironda, divampato nel comune di La Teste-de-Buch, ha bruciato 180 ettari vicino alla Dune du Pilat, sul Bassin d’Arcachon.

Fiamme anche in Croazia

Fiamme e fumo hanno coperto intere città anche in Croazia. Le case bruciate sono 20 e le autorità comunicano che se non si riuscirà a domare il fuoco in breve tempo. Sarà necessario evacuare il distretto di Jadriia.

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