Il percorso che attraversa Ungheria, Croazia, Slovenia fino all’Italia è diventato il simbolo della crudeltà europea. Ma quello che pochi mesi fa era un cammino sbarrato con la guerra ora sembra un’autostrada semi aperta
Dopo anni di chiusura semi totale e gestione dei flussi migratori appaltata dall’Unione europea alle organizzazione di trafficanti, la rotta dei Balcani è aperta: non ufficialmente, ma chi vuole passa. Quello che fino a pochi mesi fa era un cammino sbarrato dove le varie milizie locali non esitavano a bloccare con violenza selvaggia tutti coloro che non avevano il portafoglio gonfio, oggi appare come un’autostrada semi aperta. Questo nel tempo del trionfo dell’onda bruna che da est si allarga v



