L’azienda comunale che si occupa della raccolta e del trattamento dei rifiuti a Roma (Ama) ha inviato una lettera di allarme alle istituzioni capitoline: a settembre si rischia una nuova crisi dei rifiuti nella capitale. L’Ama avrebbe già informato le autorità competenti. Il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi, ha quindi convocato una riunione lunedì 9 agosto alle 17 per far fronte all’emergenza.

Secondo l’azienda all’inizio di settembre si avrà difficoltà a smaltire 1.300 tonnellate a settimana, perché alcuni impianti di smaltimento in giro per l’Italia non avrebbero dato la disponibilità al conferimento. 

La crisi è strutturale

L’allarme era già stato lanciato a luglio, quando Ama assicurava la raccolta ma denunciava la mancanza di un numero sufficiente di impianti in cui conferire i materiali. «Da lunedì 28 giugno a giovedì15 luglio sono state raccolte oltre 45.500 tonnellate di soli rifiuti indifferenziati: circa 1.500 tonnellate in più rispetto allo stesso periodo del 2020», si legge nel comunicato del 20 luglio scorso.

Secondo quanto dichiarato dall’Ama, un impianto regionale ha avuto un guasto al trituratore, provocando limitazioni agli sbocchi dei rifiuti romani. Così altri impianti nel Lazio e in altre regioni che ricevono i rifiuti della capitale. Ci sono, infatti, accordi interregionali che assicurano lo smaltimento di una certa quantità di tonnellate: «a fronte di accordi interregionali con la Toscana per 600 tonnellate a settimana, la ricezione è assicurata solo per 150 tonnellate», fa sapere l’azienda, che riporta la problematica anche di altri impianti. «L'accordo con la Campania per 500 tonnellate a settimana non è purtroppo ancora operativo a causa della indisponibilità degli impianti di destino. A questo si aggiunge ormai dal 5 maggio l’indisponibilità di un impianto provinciale contrattualizzato per oltre 400 tonnellate a settimana». L’Ama è quindi in cerca di impianti nel nord del paese.

La differenziata

Virginia Raggi, in corsa per un secondo mandato, all’inizio della carica da sindaca aveva promesso che entro il 2021 la differenziata avrebbe raggiunto il 70 per cento. Ma oggi la raccolta differenziata a Roma è al 46,5 per cento e il nuovo obiettivo per il 2024 è di arrivare al 65 per cento. 

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