Eliminare le discriminazioni

Entro febbraio l’identità alias per le persone transgender entra nei ministeri

  • I dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici che stanno affrontando una transizione di genere potranno usare il nome di elezione sul posto di lavoro. Uilpa: «Uno strumento per aumentarne il benessere».

  • L’obiettivo, come si legge nell’articolo 21 del contratto, è eliminare situazioni di disagio ed evitare che possano determinarsi forme di discriminazioni nei confronti di chi ha intrapreso il percorso di transizione di genere.

  • L’attivazione dell’identità alias per il comparto funzioni centrali sarà gestita dalle singole amministrazioni. Chi intende richiederla deve presentare la documentazione medica.

L’identità alias per le persone in transizione di genere entra nel contratto collettivo nazionale del comparto funzioni centrali, quello applicato ai circa 225mila dipendenti di ministeri, agenzie fiscali (Entrate, Demanio, Dogane e monopoli) ed enti pubblici non economici (come Inps, Inail e altri istituti): una fetta importante della pubblica amministrazione. La pre intesa firmata il 21 dicembre è al vaglio degli organi di controllo, che ne devono verificare la compatibilità normativa e con

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