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L’isolamento nel Cpr ha ucciso Moussa Balde. Adesso il governo lo riapre

Secondo la valutazione tecnica fornita ai pubblici ministeri, Balde presentava evidenti segnali di instabilità psichica, eppure il responsabile sanitario del centro che lo visita si limita a segnalare la presenza di lesioni sul corpo, senza richiedere ulteriori accertamenti

Prima di togliersi la vita nel cosiddetto «ospedaletto» del Cpr di Torino, il 23enne Moussa Balde è stato vittima di decisioni sbagliate fin dal suo arrivo nella struttura. Lo sostengono alcune carte finora inedite del processo in corso che documentano le negligenze sanitarie avvenute nel centro di permanenza e rimpatrio vicino a corso Brunelleschi. Struttura chiusa, ora è tra i centri scelti dal governo Meloni per essere riattivati dopo una ristrutturazione. Il 10 maggio 2021, quando viene port

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