Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il decreto legge con le nuove misure di contenimento dell’epidemia di Covid-19 che, ancora una volta, minaccia di andare fuori controllo. Alle 15 Draghi ha parlato al paese da un centro vaccinale: ha presentato il nuovo provvedimento, rassicurato sul vaccino AstraZeneca e promesso di rinnovare gli sforzi nelle vaccinazioni.

Nel frattempo, il monitoraggio settimanale della Cabina di regia dell’Iss e del ministero della Salute ha aggiornato il dato relativo all’indice Rt nazionale, che sale a 1,16 da 1,06 di venerdì scorso. 

Cosa prevede il decreto

Il decreto, di cui circolano bozze da questa mattina, dovrebbe introdurre una zona rossa nazionale nei giorni di Pasqua, il 3, 4 e 5 aprile. Inoltre, a partire dal 15 marzo e fino al 6 aprile, tutte le regioni che ancora sono in zona gialla saranno portate in arancione.

Bar e ristoranti, quindi, chiuderanno in tutto il paese e potranno fare solo servizi di consegna o asporto. Sarà possibile recarsi in visita da parenti e amici soltanto una volta al giorno, senza uscire dal territorio comunale (con eccezione dei piccoli comuni) e in un massimo di due adulti più eventuali disabili o minori a carico. Questa possibilità non è invece prevista per chi si trova in zona rossa.

La conferenza di Draghi

Draghi ha anche parlato di quello che sta succedendo con il vaccino AstraZeneca (la sua cui somministrazione è stata cautelativamente sospesa in diversi paesi) e del nuovo decreto legge elaborato negli ultimi giorni, senza però sbilanciarsi sulle singole misure. 

L’Iss: «L’epidemia accelera»

Dopo il discorso di Draghi, l’Istituto superiore di sanità ha presentato il suo bollettino settimanale che certifica l’ulteriore aumento dell’indice Rt nazionale, arrivato a 1,16. Secondo i dati della Cabina di regia, nella settimana dall'1 al 7 marzo i casi settimanali per 100mila abitanti sono 225,64 contro i 194,87 per 100mila abitanti della settimana precedente. «Un valore di Rt superiore a 1 indica che l’epidemia è in espansione, con il numero di casi in aumento», ha spiegato l’Istituto superiore di sanità.

Sale anche il tasso di occupazione delle terapie intensive, che è arrivato adesso sopra la soglia critica: 31 per cento (sette giorni fa era al 26 per cento). I ricoverati sono passati da 2.756 a 2.327. 

I nuovi colori

Successivamente, nel tardo pomeriggio, saranno comunicati gli spostamenti di fascia delle varie regioni (visto che da lunedì tutte saranno come minimo in arancione, gli spostamenti significativi saranno solo quelli in zona rossa). Sulla base delle anticipazioni del bollettino, sembra che quasi tutte le regioni siano a rischio di zona rossa. Tra le altre, Lazio, Lombardia, Abruzzo e Veneto.

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