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Il boss è caduto e i vecchi padroni della Sicilia esultano

LaPresse
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  • Potevano mai stare zitti quando i carabinieri hanno afferrato Matteo Messina Denaro? Contravvenendo al famoso detto siciliano che recita “la meglio parola è quella che non si dice”,  si sono rivelati particolarmente loquaci nel commentare trionfalmente l’arresto del padrino.
  • Il governatore Schifani ha nella sua giunta due assessori – Nuccia Albano e Andrea Messina – che gli ha piazzato Totò Cuffaro, leader della Nuova democrazia cristiana, dopo cinque anni trascorsi a Rebibbia per favoreggiamento alla mafia.
  • In giunta pure Roberto Di Mauro, fedelissimo dell'ex governatore Raffaele Lombardo, condannato in primo grado e assolto in appello anche lui per reati associativi: deciderà la Cassazione fra qualche mese.

Hanno detto semplicemente quello che dovevano dire: che la mafia fa schifo. E, anche questa volta, si sono messi a posto. Bastano sempre quelle quattro paroline magiche, la-mafia-fa-schifo, per fare bella figura e stare allineati e coperti pure nel giorno del trionfo, il giorno che segna «la storica fine di Cosa nostra». Nella Sicilia a due facce niente è impossibile. Giochi di specchi che comunque restituiscono fedelmente la realtà: Matteo Messina Denaro catturato dopo trent’anni e, dopo trent

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