Nel giorno in cui oltre mezzo milione di studenti affronta la seconda prova, è uscito un brano in cui Seneca si rivolge all’amico Lucilio al liceo classico. Allo scientifico matematica
È un brano di Seneca che si rivolge all'amico Lucilio quello scelto dal ministero dell'Istruzione per la seconda prova scritta, latino, al liceo classico. «Chi è saggio non teme il volgo»: cercare il favore della folla non porta felicità ma alla rovina. Seneca mostra all'amico Lucilio come i precetti della filosofia possano guidare alla virtù in mezzo ai falsi valori.
Al maturando, oltre alla traduzione, nella seconda parte del compito è chiesta la comprensione e l'interpretazione del testo, l'analisi linguistica e stilistica, un approfondimento e riflessioni personali sul tema. La durata massima della prova è di 6 ore. Seneca non veniva proposto dal 2017 e sale ai primi posti della "classifica" degli autori più proposti alla maturità dal dopoguerra a oggi con 16 apparizioni. Solo Cicerone è stato scelto più volte. Nell'ultimo esame di Stato pre-pandemia era toccato invece a un brano di Tacito.
I problemi di matematica al liceo scientifico riguardano lo studio di una funzione. Nessun riferimento nel testo dei problemi alla vita quotidiana, com’era successo nei quesiti degli anni precedenti alla pandemia. Gli studenti hanno iniziato alle 8.30 a confrontarsi con la prova specifica di indirizzo: latino al classico, matematica allo scientifico e prima lingua al linguistico.
Ieri ha avuto luogo la prima prova: nelle tracce proposte dal ministero, citati tra gli altri Alberto Moravia, Salvatore Quasimodo, Oriana Fallaci e Federico Chabod.
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