La procura generale della Corte di Cassazione ha chiesto il giudizio disciplinare per il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo, e per la pm antimafia di Palermo Alessia Sinatra. Il giudizio tenterà di far luce su una vicenda di presunte molestie commesse da Creazzo e denunciate dalla pm Sinatra in una chat del 2019 con Luca Palamara.

I fatti risalirebbero a sei anni fa, quando in un albergo romano Sinatra avrebbe ricevuto delle avance da parte di Creazzo, il quale ha sempre smentito le accuse. Ora anche Sinatra è finita sotto inchiesta perché in un messaggio inviato a Luca Palamara avrebbe definito Creazzo come «un essere immondo e schifoso» e in via confidenziale avrebbe fatto pressioni affinché non fosse stato votato come procuratore di Roma. 

«Il 25 gennaio 2021 è stato chiesto il giudizio al Csm la cui Sezione disciplinare potrà valutare le deduzioni addotte dal magistrato a sua discolpa» ha riferito la procura generale della Corte di Cassazione. Quest’ultima ha aggiunto che nella stessa data è stato chiesto il giudizio al giudice Sinatra «non certo per avere denunciato i fatti, come asseritosi; la contestazione è infatti relativa all’uso improprio di quei fatti, al fine di ricercare una privata ‘giustizia’ come dalla stessa dottoressa rappresentato. Valuterà la Sezione disciplinare se ciò costituisca condotta scorretta e se, in tal caso, essa possa considerarsi giustificata dagli aspetti personali coinvolti».

Da parte sua, Luca Palamara ha riferito all’AdnKronos di non essere mai stato ascoltato come testimone nonostante fosse venuto a conoscenza della questione direttamente da Sinatra.

Leggi anche:

© Riproduzione riservata