Il versante nord dell’Isola di Ischia conosce alluvioni e frane da un secolo. I geologi parlano già di tragedia annunciata, dopo che all’alba del 26 novembre sull’abitato di Casamicciola, poco più di 7mila abitanti a ridosso del mare, una frana provocata da un nubifragio e venuta giù dal monte alle spalle del paese ha ricoperto la frazione di fango. Le pietre e i massi hanno distrutto almeno dieci edifici e nel  fango e sotto il fango, per tutta la giornata di ieri, 70 uomini dei soccorsi, vigili del fuoco, protezione civile, sommozzatori, hanno cercato le persone disperse, sommerse.

Ci sono stati casi fortunati. Una famiglia di tre persone, mamma, papà e un bambino neonato per cui erano in atto le ricerche, hanno raggiunto vivi l’ospedale a metà giornata. Due uomini sono stati estratti da sotto la colata di terra e acqua. In tutto otto persone per cui si temeva il peggio sono state ritrovate. Ma una donna trentenne è morta travolta dalla frana. Hanno trovato il suo corpo in piazza, veniva dall’Europa dell’Est, s era sposata con un italiano di Ischia, si era trasferita nell’isola. 

È stata la prima vittima accertata confermata dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, dopo che in tarda mattinata il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, aveva parlato di otto morti.

Ischia è solo l’ultima della lista

Migliaia di chilometri più a sud quelle parole sono state smentite da chi aveva la responsabilità di informare famigliari, mariti, figli e mogli, in mezzo alla tragedia. All’ora di pranzo il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi si è presentato davanti alla telecamere del Tg2 per dire che in quel momento non c’erano notizie di vittime, ma che la situazione era grave, che sarebbero state sfollate almeno 200 persone, che le ricerche erano in corso, che le persone erano sotto il fango.

Terremoti e condoni

LaPresse Alessandro Garofalo

La difficoltà è venuta anche dal mare: prima il fango si è riversato nell’acqua, divenuta una onda marrone, poi il maltempo ha gonfiato il mare e reso per tutto il giorno lschia difficile da raggiungere. Le autorità, dal numero uno della protezione civile, Fabrizio Curcio, al sindaco Manfredi, dal presidente della regione Vincenzo De Luca, al vicepremier Antonio Tajani e il ministro Gennaro Sangiuliano, erano tutte raccolte a Napoli nel centro di coordinamento dei soccorsi.

Il sistema di allerta contro i disastri è costato milioni, ma è fermo

Verso sera gli elicotteri e i droni che perlustravano la zona contavano ancora dodici dispersi. Trenta famiglie poi sono ancora isolate, cento persone senza acqua né luce e di cui non si hanno informazioni perché la strada per raggiungerle è invasa dal fango. La popolazione delle zone vicine è stata evacuata e il palazzetto dello sport di Ischia è stato preparato per una prima accoglienza degli sfollati – 200 a ieri sera. 

Damaged vehicles are seen on the sea front after heavy rainfall triggered landslides that collapsed buildings and left as many as 12 people missing, in Casamicciola, on the southern Italian island of Ischia, Saturday, Nov. 26, 2022. Firefighters are working on rescue efforts as reinforcements are being sent from nearby Naples, but are encountering difficulties in reaching the island either by motorboat or helicopter due to the weather. (AP Photo/Salvatore Laporta)

Il presidente della regione Campania ha annunciato la richiesta scontata dello stato di emergenza, il governo ha subito promesso il massimo impegno, Giorgia Meloni ha elogiato l’eccellenza della protezione civile. De Luca, però, ha anche chiesto di non pronunciare parole di propaganda, soprattutto se vengono da «chi non ha competenze in materia e ha sostenuto l’abusivismo». 

È la terza frana in quindici anni sull’isola. Tutti ricordano il terremoto del 2017. Un anno dopo nel 2018 il governo di allora formato dal Movimento cinque stelle e dalla Lega di Salvini ha deciso di condonare migliaia e migliaia di abusi edilizi. Ieri il leader dei verdi Angelo Bonelli ha ricordato il numero delle richieste avanzate dagli abitanti di Ischia: erano 28mila. 

 

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