Aveva aggredito due giornalisti di Piazza Pulita, Massimiliano Andreetta e il suo cameramen Mario Vasta, durante una protesta No-pass lo scorso 13 novembre a Milano. Ora l’uomo, Mauro Giuseppe Spiniella, ha ricevuto un decreto di perquisizione, deciso dal sostituto procuratore Enrico Pavone.

Spiniella aveva dapprima insultato Andreetta insieme a un gruppo di almeno altre dieci persone, «turbando il regolare svolgimento del suo servizio giornalistico», si legge nel decreto, poi aveva accerchiato lui e Vasta, oscurando con le mani l’obiettivo della telecamera, che aveva infine «violentemente afferrato, spostandone l’obiettivo verso il basso».

Il procuratore ha riconosciuto a Spiniella anche le aggravanti di aver commesso i fatti nel corso di manifestazioni in luogo pubblico, e di aver reso difficile la propria identificazione utilizzando una sciarpa e un cappello.

«I fatti che riguardano il presente procedimento appaiono particolarmente allarmanti, visto il contento nel quale si è svolta l’azione criminosa, cioè una manifestazione organizzata dai cosiddetti No vax e/o No-pass. Durante tali eventi, infatti, è ormai consueto registrare la presenza di frange oltranziste» di persone avverse a rispettare le norme restrittive e sanitarie anti-contagio.

I reporter, si scrive ancora il procuratore, sono stati spesso contestati durante la manifestazione, poiché ritenuti «mistificatori della realtà», e spesso sono stati appellati come terroristi. Spiniella è inoltre accusato di aver opposto resistenza contro un pubblico ufficiale durante il corteo.

La perquisizione, si legge ancora, si è resa necessaria perché è ragionevole ipotizzare la sussistenza di altri reati, come l’utilizzo di sistemi informatici per mettersi in contatto con la rete organizzativa dei No-pass, la presenza in casa di armi o simili strumenti d’offesa, vista la «particolare violenza» manifestata, o infine prove che possano condurre all’identificazione di altri partecipanti alla manifestazione.

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