Il presidente della squadra, Michele Dalai, tranquillizza sulle condizioni delle “Zebre” dall’albergo di Città del Capo in cui si trovano
I giocatori delle Zebre, squadra di rubgy con base a Parma, sono rimasti bloccati a Città del Capo, in Sudafrica, per la chiusura delle frontiere decisa dall’Italia per arginare la diffusione della nuova variante di coronavirus, la B.1.1.529, isolata per la prima volta proprio in Sudafrica.
Le Zebre erano partite mercoledì per il paese, dove avrebbero dovuto giocare una mini-tournée di due settimane. Tutte le gare previste per il weekend sono ora state sospese, e i giocatori si trovano in hotel, in attesa di sapere quando torneranno in Italia.
Lo staff delle Zebre ha fatto sapere di essere in contatto con l’Azienda sanitaria di Parma per organizzare il rientro, reso problematico anche dal fatto che non esistono voli di linea.
«Le Zebre stanno bene – dice il presidente della squadra Michele Dalai dall’albergo di Città del Capo – siamo chiusi in una bolla siamo solo andati ad allenarci e siamo stati all’aria aperta, con mascherine e tutte le precauzioni necessarie. Qua la situazione è molto tranquilla, almeno a vederla da fuori. Per ora rimaniamo nella nostra bolla e aspettiamo di tornare».
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza che vieta l’ingresso da Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia e Eswatini.
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