Il Consiglio dei ministri ha approvato questa sera le nuove restrizioni per rispondere al picco dei contagi di questi giorni. Le principali novità sono l’obbligo di mascherina all’aperto, quello di mascherina Ffp2 sui mezzi di trasporto pubblici, l’obbligo di super green pass per l’ingresso in bar e ristoranti e infine la riduzione della durata del green pass da 9 a 6 mesi.

Mascherine ed eventi all’aperto

Due novità riguarderanno le mascherine. In tutta Italia scatta l’obbligo di indossarle anche all’aperto, come avviene già nelle zone gialle (dopo questa modifica, non ci sarà sostanzialmente alcuna differenza significativa tra zone bianche e gialle).

Inoltre, il governo ha deciso di proibire feste ed eventi all’aperto fino al 31 gennaio.

Ffp2 sui mezzi pubblici

Sui mezzi di trasporto, compreso il trasporto pubblico locale, diviene obbligatoria la mascherina Ffp2, più efficacie delle normali mascherine chirurgiche o di quelle in tessuto, ma anche più costosa. Fonti del governo fanno sapere che nei prossimi giorni il prezzo delle Ffp2 potrebbe essere calmierato, forse soltanto per alcune categorie, come gli studenti.

Super green pass

Un’altra importante novità riguarderà l’accesso a bar e ristoranti che sarà consentito soltanto ai vaccinati o ai guariti, cioè ai possessori di super green pass, anche per quanto riguarda i consumi al bancone. Quindi, non basterà più il tampone per bere un caffè al bar. Il super green pass servirà anche per piscine, palestre, musei, centri termali e benessere e sale bingo.

La distribuzione del cibo in luoghi diversi da bar e ristoranti, come ad esempio i cinema, viene vietata.

Discoteche e locali da ballo

Resteranno chiusi fino al 31 dicembre. In un primo momento era sembrato invece che fossero destinati a restare aperti soltanto per persone con terza dose o con ciclo di vaccinazione completo e tampone negativo.

Il green pass dura di meno

Ci sono novità anche per quanto riguarda il green pass più in generale, la cui durata viene ridotta da nove a sei mesi a partire da febbraio. Si tratta della quarta modifica consecutiva apportata alla validità del certificato. 

Infine, viene accorciato anche il periodo di attesa tra seconda e terza dose, che passa da cinque a quattro mesi.

 

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