SCONFITTA E CONTRATTACCO

L’esercito di Putin è a corto di forze. La tentazione della guerra totale

In this photo released by the Russian Defense Ministry Press Service on Jan. 22, 2022, servicemen of the engineer-sapper regiment take the military oath in the Voronezh Region, Russia. (Russian Defense Ministry Press Service via AP)
In this photo released by the Russian Defense Ministry Press Service on Jan. 22, 2022, servicemen of the engineer-sapper regiment take the military oath in the Voronezh Region, Russia. (Russian Defense Ministry Press Service via AP)
  • L’esercito russo è diventato famoso per le “ondate umane” con cui travolgeva i suoi nemici. In Ucraina, invece, si trova a combattere in inferiorità numerica e se la situazione non cambierà presto sarà costretto ad abbandonare tutte le operazioni offensive.
  • Secondo le principali stime, fino al 50 per cento dei centomila soldati con cui la Russia è entrata in Ucraina sono stati uccisi, feriti o presi prigionieri. I suoi carri armati combattono con equipaggi ridotti, mentre i trasporti truppe vengono catturati vuoti.
  • Oltre a fermare il conflitto, l’unica altra soluzione possibile è abbandonare la finzione dell’operazione militare speciale, ammettere che è in corso una guerra e mobilitare la popolazione. È quello che ormai i falchi del Cremlino chiedono apertamente.

L’esercito russo ha un disperato bisogno di soldati se vuole proseguire la guerra. Dall’inizio dei combattimenti, i ranghi delle sue forze di prima linea si sono dimezzati. I rinforzi sono finiti. L’offensiva in Donbass di questi giorni potrebbe essere l’ultima di un’armata ormai fiaccata. Secondo i falchi del Cremlino l’unica soluzione è quella a cui Putin ha resistito fino ad ora: abbandonare la finzione dell’operazione militare speciale, proclamare l’inizio di una guerra vera e propria e m

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