L’inchiesta sul disastro di Rigopiano, il racconto della stagione della diffusione dell’eroina e i misteri del Mostro di Firenze. E poi, i segreti del linguaggio delle balene, conversazioni divertenti e riflessioni senza peli sulla lingua sul patriarcato
In vista della fine del 2024, abbiamo chiesto ai giornalisti della nostra redazione di consigliarci quello che, secondo loro, è stato il miglior podcast dell’anno. E di spiegarcene il motivo. Abbiamo prefertito non inserire in questo elenco di consigli i podcast di Domani (che pure esistono e sono molto interessanti!): li trovate alla fine dell’articolo.
Sangue Loro – Pablo Trincia (Chora media e Sky)
La stagione terroristica che negli anni Ottanta ha investito Roma narrata tramite la storia di Hassan, palestinese catapultato in una guerra che non ha scelto. Il podcast fornisce una ricca ricostruzione del conflitto israelo-palestinese e un diverso punto di vista. Ricordando che questa tragedia collettiva è anche la somma di profondi drammi individuali.
Carmelo Leo
Una volta un uomo – thePeriod
Dalla newsletter femminista thePeriod nasce un racconto corale di tutte quelle volte in cui la violenza di genere si è manifestata nella nostra vita in modo sistemico e strutturale. Storie di discriminazioni normalizzate: Fumetti brutti, Carolina Capria, Giulia Mei, Laura Formenti e Alice Pignagnoli si raccontano a Corinna De Cesare e Valentina Farinaccio.
Alice Valeria Oliveri
Il cuore scoperto - Associazione Vanvera (Storielibere FM)
Sedersi e parlare insieme di come ci si ama oggi, come ci si potrebbe amare domani e in che modo i modelli culturali e sociali influenzano le nostre relazioni affettive. Il podcast (versione in italiano di Le Coeur sur la table) è una conversazione collettiva sugli stereotipi di genere, in cui ci si interroga su come fare a costruire nuove relazioni, senza riprodurre schemi oppressivi.
Francesca Lequaglie
La teoria dell’acqua, raccontato da Luca Ward (Lucky Red)
I nomi dei «compagni di merende» Pietro Pacciani, Mario Vanni e Giancarlo Lotti, fanno ormai parte della nostra storia giudiziaria. A distanza di anni in tanti continuano a pensare che chi li ha condannati per i delitti del mostro di Firenze abbia commesso un errore. Questo podcast offre più di un elemento a sostegno di questa tesi e prova a rispondere a una domanda: chi era allora il mostro? No spoiler.
Nicola Imberti
E poi il silenzio – Pablo Trincia (Chora Media e Sky)
Otto episodi sulla valanga che travolse l’hotel Rigopiano, uccidendo 29 persone intrappolate nella neve. Fu solo una fatalità? Perché nessuno liberò la strada? Pablo Trincia mette in fila azioni e omissioni e “fa vedere” ciò che racconta, con empatia e piglio giornalistico. Scrittura e sound design sono ai massimi livelli, con qualche eccesso di pathos che alla fine non stona.
Enrico Dalcastagné
Tutti gli uomini - Irene Facheris
Questo podcast è un’indagine inedita sul ruolo degli uomini nell’eliminazione della violenza maschile e di genere sulle donne. Inedito perché a parlarne, per una volta, sono degli uomini, che si interrogano sul genere maschile, su come influenza le proprie identità e relazioni, sugli effetti sociali che produce. Fa piangere, ma fa anche riflettere.
Virginia Tallone
Cazzi nostri. Cose tra maschi - Diego Passoni e Nicola Macchione (One podcast e Radio Deejay)
Anche gli uomini subiscono le elevate pressioni del patriarcato. Diego Passoni e l'urologo Nicola Macchione lo raccontano in questo podcast dove attraverso conversazioni con i propri ospiti, simili a sedute di autocoscienza, si esplora il mondo sommerso e innominabile degli uomini: sesso, dimensioni, blocchi, disfunzioni e mascolinità tossica.
Simone Alliva
Sonar – Nicolò Porcelluzzi (Il Post)
Quando le balene si parlano, le loro voci attraversano gli oceani per centinaia di chilometri. Si sanno trovare, quasi vedere, da un lato all’altro del mare. Comunicano con suoni che alle nostre orecchie risultano arcani, segreti, alcuni non li possiamo sentire. Sonar di Nicolò Porcelluzzi è un podcast fatto di meraviglia, stupore e voci di balene.
Caterina Orsenigo
Il Buco. I pionieri dell’eroina - Masiar Pasquali
Negli anni Settanta l’eroina comincia a diffondersi in Italia. Travolge una generazione ingenua e alla ricerca di evasione e devasta famiglie, distrugge amicizie, altera gli equilibri sociali. Il podcast di Masiar Pasquali è una soggettiva su cinque diversi protagonisti di quegli anni: chi spacciava, chi ha provato a fermarne la diffusione e chi ha cercato di trovare una via d’uscita.
Giulia Merlo
Tintoria - Daniele Tinti e Stefano Rapone (One podcast)
Daniele Tinti è stato un precursore nei podcast nostrani, ispirandosi agli Usa. Stefano Rapone ha sovvertito il modello, portando il suo stile apparentemente svogliato (è antiradiofonico, ma qui funziona). Il resto lo fanno gli ospiti: in questa stagione, le puntate più riuscite sono state con Claudio Bisio, Irene Grandi e Giorgio Montanini.
Daniele Erler
The Bull – Riccardo Spada
È noto che l’assenza di educazione finanziaria negli italiani è un problema. Spinti da una sincera voglia di emancipazione, molti ragazzi usano internet per cercare di fare soldi. Con un problema: è difficile riconoscere le fonti davvero affidabili. Riccardo Spada non è un guru, ma insegna in modo ironico, e talvolta dissacrante come investire in maniera efficace, spiegando rischi e potenzialità.
Daniele Erler
I podcast di Domani
EUnicorn. L’Europa come osiamo immaginarla
Gli altri consigli della redazione
© Riproduzione riservata