Continua lo scontro politico sui vaccini, al centro l’opportunità di introdurre l’obbligo vaccinale per gli insegnanti. Enrico Letta, segretario del Partito democratico, si dichiara favorevole: «La Dad è stata un disastro come testimonia il drammatico affresco fornito dai dati Invalsi che obbliga tutti a uno scatto. E uno scatto vuol dire che tutti dobbiamo impegnarci a far sì che l'anno prossimo non ci sia Dad, che l'anno prossimo le scuole rimangano aperte, ovviamente in sicurezza sia per insegnanti che per gli studenti».

Matteo Salvini invece si dice contrario: «Si può consigliare agli insegnanti di farsi vaccinare, non obbligarli. I numeri dimostrano che nessun minorenne è morto fino a ora di solo Covid-19. E gli insegnanti non vaccinati, chi potrebbero mai infettare? I minorenni appunto... Quindi non sono d'accordo sull'obbligo per gli insegnanti e sull'obbligo in generale».

Enrico Letta, fervente sostenitore del vaccino e dell’obbligo vaccinale, ha ricevuto la prima dose il 26 maggio a Roma.

Matteo Salvini e Giorgia Meloni stanno puntando anche al consenso dei No vax e sono tra i pochi politici a non essere ancora vaccinati, perché avrebbero dato «la priorità a chi ne ha più bisogno». Ma Meloni ha assicurato: «Se avessi deciso di non vaccinarmi lo avrei già detto. Ho detto che mi vaccino, non vi preoccupate». Il leader della Lega avrebbe invece saltato l’appuntamento della vaccinazione per un impegno in tribunale, ma ha riferito di avere un appuntamento ad agosto.

Non tutti i leghisti sono d’accordo con il segretario. Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli-Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle regioni, ha definito il vaccino «un’opportunità».

Così, anche i presidenti di regione Luca Zaia e Attilio Fontana, che ha ricevuto anche la seconda dose.

Matteo Renzi si è vaccinato solo qualche giorno fa. Anche lui l’ha comunicato con un tweet: «questa volta nessuno farà polemica», ha scritto.

La capogruppo di Italia Viva alla Camera, Maria Elena Boschi, ha ricevuto la prima dose del vaccino il 9 luglio.

A favore dell’obbligo vaccinale anche Forza Italia che ha presentato oggi «un disegno di legge in Senato per l’obbligatorietà del vaccino per gli insegnanti, come abbiamo fatto per il personale sanitario, perché si tratta di una categoria di un servizio essenziale, che è la scuola», ha affermato Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Fi.

I forzisti si sono schierati a difesa del vaccino e in molti hanno già ricevuto la prima dose, da Silvio Berlusconi, ad Antonio Tajani, Mara Carfagna, Renato Brunetta e Mariastella Gelmini.

Sul fronte cinque stelle, Danilo Toninelli si è vaccinato il 12 giugno scorso, lanciando una provocazione su Facebook.

Hanno ricevuto la vaccinazione contro il Covid-19 anche Giuseppe Conte e Alessandro Di Battista. Luigi Di Maio, invece, ha fatto sapere che è in programma per questa settimana.

Dal Pd, tra gli altri, Nicola Zingaretti, Andrea Orlando e Stefano Bonaccini dichiarano di aver fatto il vaccino.

Sul fronte del governo, Mario Draghi si è vaccinato il 30 marzo, quando hanno aperto alle prenotazioni per la sua fascia di età, e il ministro della Salute Roberto Speranza ha fatto sapere di aver ricevuto la somministrazione dal proprio medico di base il 16 giugno.

A eccezione di Salvini e Meloni, dunque, i leader politici hanno scelto di vaccinarsi, tra chi ha scelto di immortalare il momento sui social e chi, al contrario, ha preferito mantenere la riservatezza. 

Come se non bastasse, la polemica sui vaccini si intreccia con quella sul ddl Zan. Nel giorno in cui la Lega ha presentato 672 emendamenti al decreto legge, il deputato leghista Claudio Borghi, su Twitter, si chiede perché i giornalisti «la prossima volta che intervistano un Lgbt non gli chiedono se è sieropositivo e se fa profilassi?». 

Tra le varie reazioni di indignazione, si legge il commento di Enrico Letta, che evidenzia le divergenze tra i partiti e la difficoltà di negoziazione sulle disposizioni del ddl Zan: «Coloro con i quali noi dovremmo negoziare e condividere norme contro la omotransfobia...», ha scritto su Twitter il segretario del Pd. 

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