- Assolto in primo grado, condannato (e prescritto) in Appello per avere intrattenuto relazioni con i capimafia fino al 1980 e assolto con forma dubitativa per gli anni successivi. Verdetto confermato in Cassazione.
- Lo spietato atto d’accusa dei procuratori siciliani: mentre trattava con i grandi della Terra tramava contemporaneamente con Stefano Bontate e Gaetano Badalamenti. Qualcuno disse che era anche “punciuto”, formalmente affiliato alla mafia.
- Quarantuno i pentiti contro di lui. Fra i quali anche Balduccio Di Maggio, che rivelò a Gian Carlo Caselli una fantastica favola: “Ho visto Giulio Andreotti che baciava Totò Riina“.
Un detenuto disse al suo compagno di cella: «La vedi quella gobba? Guardala bene perché è piena di omicidi». La televisione era accesa, sullo schermo apparve l’uomo politico più famoso d’Italia che per sette volte era stato capo del governo e per ventuno ministro della Repubblica. Poi un altro raccontò: «Noi lo sapevamo chi era davvero, girava la voce che era punciutu». Punciutu, punto sul polpastrello del dito indice della mano destra con un ago, o con la spina di arancio amaro o forse con



