- Dall’Italia alla Francia i governi assicurano che non ci saranno chiusure: è un impegno politico preso lo scorso autunno e che, anche grazie ai vaccini, fino ad ora quasi tutti sono riusciti a mantenere.
- Ma di fronte ad Omicron gli esperti sono sempre più preoccupati, i presidi chiedono di ripensarci e qualcuno, come il presidente della Campania De Luca, ha deciso di fare da solo.
- Non sembra però che i governi intendano rimangiarsi la loro promessa: chiudere le scuole è troppo costo. Ma con l’attuale ondata il rischio è che le scuole chiudano da sole, tra malattie degli insegnati e quarantene dei loro studenti.
Il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha annunciato ieri che nella sua regione le scuole elementari e medie riapriranno soltanto a fine gennaio. Al momento «non ci sono le condizioni minime di sicurezza» per riaprire il 10 gennaio, ha detto De Luca. La sua fuga in avanti lo porta ancora una volta allo scontro diretto con il governo, che del mantenere aperte le scuole aveva fatto un punto centrale del suo programma. Il governo Draghi non è il solo in questa decisione. Dal Regno Unito



