L’associazione Nonna Roma denuncia la mancanza di servizi e di sostegno da parte delle istituzioni per le circa 16mila persone che vivono per strada. È il quarto decesso in pochi giorni
È morto di freddo un altro senza fissa dimora, il quarto in pochi giorni tra la città di Roma e la provincia. Lo comunica l’associazione Nonna Roma, una realtà nata nel 2017 che si occupa di alimentazione e di problemi legati all’accesso ai beni di prima necessità.
- L’uomo è stato trovato senza vita nei giardini della Casa del pellegrino nel complesso del Santuario della Madonna del divino amore a Castel di Leva, fuori Roma. «Siamo di fronte a una strage causata dal drastico abbassamento delle temperature e da risposte di accoglienza ancora largamente insufficienti», scrive l’associazione Nonna Roma. «In pochi mesi sono notevolmente cresciuti i posti letto per i senza dimora nella Capitale preposti dal Comune ma servono soluzioni strutturali e di lungo periodo», si legge nel comunicato.
- L’associazione chiede nuovamente all’assessora con deleghe alle Politiche sociali e alla Salute, Barbara Funari, di «aprire le stazioni della metropolitana, allestire le tensostrutture» o mettere in campo altri interventi straordinari per evitare altre morti.
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Sono circa 16mila, secondo un rapporto presentato dall’associazione a inizio febbraio, le persone che vivono per strada nella capitale, senza il sostegno necessario delle istituzioni. Al 30 gennaio 2022, in base a quanto si legge nel rapporto, a Roma erano disponibili solo 1.106 posti letto notturni e 220 diurni, che si aggiungono ai 1.512 posti per i titolari di protezione internazionale e i minori stranieri non accompagnati.
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