È certo che la rilettura, a distanza di tempo, dei colloqui tra il boss dei Casalesi e la moglie offre più di uno spunto di riflessione sulle entrate e le rendite. Anche i colloqui più recenti tra i due potrebbero disvelare tracce di segreti che, nella foga del repentino pentimento, potrebbero essere sfuggiti. O volutamente sfuggiti, in un depistante (e mostruoso, direbbe Borges) gioco di specchi
Questa è una storia che ha una data d’inizio certa e una fine tutta da scoprire, un protagonista indubitabile e una selva di apparenti comprimari tra i quali, forse, si nascondono coprotagonisti sottovalutati. È una storia di simboli mafiosi e di gestualità familiari, di lettere e di baci, di fughe in avanti e di imprevisti ripiegamenti. Questa è la storia di Francesco Schiavone, capo di un clan di camorra e di una famiglia naturale sempre obbediente anche nel dissenso: sette figli e una moglie,



