Il capoclan sotto esame

Le mezze verità di “Sandokan”: i dubbi sul pentimento di Francesco Schiavone

La collaborazione tanto attesa è iniziata nel marzo scorso, ma incontra reticenze e scivoloni. A pesare probabilmente è anche la situazione familiare: il figlio Emanuele è di nuovo in carcere

Esattamente tre mesi fa, sul finire di marzo, è arrivato l’annuncio che ha fatto il giro del mondo: il pentimento del capo del clan dei Casalesi, Francesco Schiavone, meglio noto come Sandokan. Si era scritto del tramonto di un’epoca, di rivelazioni di segreti inconfessabili e di possibili terremoti politici e giudiziari. A distanza di novanta giorni, a quanto risulta a Domani, quella collaborazione raccoglie preoccupanti silenzi e reticenze. Anche attorno a fatti e vicende sigillate, da un punt

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