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Lo scandalo del Barcellona e i vizi inguaribili dei club da Superlega

Siu Wu/picture-alliance/dpa/AP Images
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  • Il comunicato pubblicato dal sito del Barcellona ammette i pagamenti e le consulenze fornite per audiovisivi relativi alla tematica dell’arbitraggio e alle caratteristiche di calciatori delle categorie inferiori spagnole
  • Sul piano sportivo il Barcellona non è punibile perché sono trascorsi i tre anni di prescrizione. Non altrettanto si può dire per il Manchester City, indagato dalla Premier League causa violazione del Fair play finanziario per fatti denunciati cinque anni fa da Football Leaks
  • Il caso inglese dimostra che, dove le leghe professionistiche funzionano, i club da Superlega vengono trattati come club normali. Non avviene lo stesso in Italia

Col passare delle ore lo scandalo che sta travolgendo il Barcellona assume proporzioni gigantesche. La storia dei quasi 1,4 milioni di euro pagati a titolo di consulenze, fra il 2016 e il 2018, a un’agenzia specializzata in comunicazione e realizzazione di audiovisivi il cui proprietario è l’ex vicepresidente del Comité Técnico de Árbitros (Cta, l’organo della federazione calcistica spagnola che gestisce gli arbitri), José María Enríquez Negreira, monta in modo incontrollato. L’accordo con la

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