Alcuni scienziati dell’Istituto romano erano pronti a sviluppare un vaccino italiano, ma qualcuno faceva il tifo per Mosca.
- Tutti si aspettavano che gli alti dirigenti e il team di scienziati dello Spallanzani, che a febbraio 2020 avevano isolato il coronavirus per primi in Europa venissero in qualche modo premiati.
- Molti di loro sono stati invece messi ai margini, e qualcuno dentro allo Spallanzani si è messo a fare il tifo per il vaccino russo Sputnik V.
- La collaborazione tra lo Spallanzani e l’Istituto russo Gamaleya è continuata tra mille dubbi fino al 25 febbraio di quest’anno.
Cosa è successo davvero tra l’istituto di ricerca Spallanzani di Roma, centro di eccellenza sulle malattie infettive, e la Russia di Vladimir Putin? Perché l’Italia, ai tempi dei governi Conte, si è prestata a una operazione di politica sanitaria e propaganda gestita direttamente dal Cremlino? Quali interessi c’erano in gioco? Nell’inchiesta di Andrea Casadio ecco finalmente le risposte. AlI’Istituto Spallanzani sono successe cose strane. Tutti si aspettavano che gli alti dirigenti e il team



