Il nuovo spot di Esselunga sta facendo molto discutere. Nel cortometraggio – creato dall’agenzia creativa di New York “Small” – si vedono madre e figlia di pochi anni che fanno la spesa, la bambina vuole comprare una pesca e la madre l’accontenta. Qualche scena dopo vediamo di nuovo comparire il frutto, ma stavolta è la bambina che lo tira fuori dal suo zaino e lo porge al padre – i genitori sono separati – dicendo però «te la manda la mamma».

A questo punto il padre risponde che «più tardi avrebbe chiamato la madre per ringraziarla». La scena finale fa pensare e sperare che da quel gesto possa iniziare un dialogo tra i due e forse anche una riappacificazione. Ed è da qui che cominciano le polemiche. 

Reazioni social

Sui social c’è chi paragona il filmato alle pubblicità del Mulino Bianco, gioendo che «finalmente» venga raffigurata «una famiglia reale e non immaginaria», ma c’è anche chi si immedesima nei bambini, sostenendo che la vicenda di Emma «risveglia sofferenze in chi ha provato l’esperienza della separazione». Come se poi un loro gesto da bambini avrebbe potuto davvero cambiare la situazione come suggerisce la fine del video.

L’intervento della politica

Il tema è stato talmente dibattuto che anche la premier, Giorgia Meloni, è intervenuta. Su X (precedentemente Twitter) ha scritto: «Leggo che questo spot avrebbe generato diverse polemiche e contestazioni. Io lo trovo molto bello e toccante».

Anche la deputata Michela Vittoria Brambilla, che fa sempre parte della maggioranza di governo, in quota Forza Italia, ed è presidente della Commissione per l’Infanzia e l’adolescenza, ha dichiarato: «È un’ottima cosa che l’attenzione sul tema sia richiamata dalla  catena di supermercati ben radicata nel centro e nord del paese, dove tradizionalmente i matrimoni “tengono” di meno».

La risposta di Esselunga

In una nota del gruppo Esselunga si legge che con questa pubblicità «si è voluto porre l’accento sull'importanza della spesa, descritta come qualcosa che ha un valore più ampio». Secondo Esselunga «dietro la scelta di ogni prodotto c'è una storia».

La storia della bambina Emma quindi sarebbe solo «una delle storie di persone che entrano in un supermercato». È lo stesso principio che guida anche la campagna di affissioni, con amiche che gustano assieme una barretta di cioccolato o una nonna che compra tutti gli ingredienti per fare una torta col suo nipotino. 

Ma perché Esselunga ha scelto proprio questa storia delle tante che potrebbe trovare nei suoi supermercati?

I nuovi vecchi valori

Come ha ricordato Maria Cafagna su Today.it «gli spot pubblicitari sono importanti per capire in che direzione si sta muovendo la sensibilità generale», i brand infatti per decidere su cosa puntare studiano prima il loro pubblico tramite «ricerche di mercato» per capire cosa «lo spinge a scegliere un brand piuttosto che un altro».

Le ricerche di mercato sono ancora più attente se il marchio ha fatto un grosso investimento, ed essendo lo spot andato in onda nella fascia dell’access prime time, quindi prima dei telegiornali – come ci ricorda Cafagna – «questo fa pensare che l’investimento da parte di Esselunga sia stato particolarmente importante». 

Esselunga ha puntato sui valori della famiglia tradizionale, dove anche il divorzio può essere facilmente superato. Dopo anni di spot che aprivano a nuovi modelli di famiglia allargata sembra che la sensibilità generale sia tornata ai vecchi valori, quelli che poi predica il governo Meloni.

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