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«Sui vaccini l’America e gli altri hanno scelto egoismo e incertezza»

LaPresse
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L’europarlamentare tedesco Liese, temuto dalle società farmaceutiche, spiega a che punto è la battaglia dell’Ue per ottenere più dosi

  • «La situazione si è tranquillizzata e AstraZeneca ha compreso che deve cambiare atteggiamento», ma la società deve fare di più.
  • «Ci hanno dato tre differenti spiegazioni per non consegnarci le 80 milioni di dosi promesse all’inizio e tutte e tre sbagliate».
  • Se la Commissione ha fatto errori, dice Liese, ce ne occuperemo dopo l’emergenza, quando ci saranno vaccini per tutti.

Nello scontro sui vaccini che ha coinvolto la Commissione europea, la società farmaceutica AstraZeneca e il Regno Unito, Peter Liese è uno degli attori principali e di sicuro uno di quelli che con i giornali parlano più chiaro. Liese è un medico e un veterano dell’europarlamento, dove siede fin dal 1994 nei banchi della Cdu, il partito centrista di Angela Merkel. È uno dei membri più attivi della Commissione ambiente e salute, quella che da mesi si occupa della supervisione parlamentare del pia

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