- L’alimentazione personale di Djokovic non è più segreta, anzi, il serbo ha approfittato del primo lockdown del 2020 per raccontarne via Instagram la sostanza, al di là dell’arcinota decisione di eliminare il glutine: acqua tiepida con limone e sale marino al risveglio e argento colloidale.
- Un altro mostro della condizione fisica, Rafa Nadal, non ha mai fatto mistero di appartenere alla categoria dei mangioni, tutt’altro che attratti dalle filosofie di cibo cosiddetto responsabile e disseminato di divieti e preclusioni.
- Il più liberale nelle scelte a tavola è stato l’oramai pensionato Roger Federer, che ha lasciato il tennis qualche mese fa ma non ha mai ritenuto di poter ricavare particolari vantaggi dalla nutrizione.
Anche Novak Djokovic - l’uomo più gagliardo, in salute e sedicente in armonia con l’universo che il tennis abbia mai visto – ci ha provato, con il business del cibo. A modo suo, come tutto ciò che costituisce il mondo del fuoriclasse serbo: dalle indiscutibili e uniche qualità atletiche e mentali alle discutibilissime convinzioni su medicina e benessere che, in più di un’occasione, hanno lisciato il pelo alla stregoneria. Da figlio di venditori di tranci di pizza al taglio sulle piste da sci



