- La città strategica sul Mar Nero è diventata simbolo delle sofferenze inflitte alla popolazione civile dal conflitto.
- Da tre settimane senza acqua, elettricità e riscaldamento, in città i corpi sono abbandonati per le strade e ora si combatte casa per casa.
- Ma la battaglia durerà ancora, più di una settimana, dice un comandante russo. Ma ora gli ultimi giornalisti internazionali hanno lasciato Mariupol.
Domenica sera il ministero della Difesa russo ha lanciato un ultimatum: la città di Mariupol avrebbe dovuto arrendersi entro le 5 di mattina o fare fronte ad un nuovo assalto. L’ultimatum è stato respinto dal sindaco e dal governo ucraino. I combattimenti proseguono anche in queste ore. Catastrofe La città di Mariupol è diventata il simbolo del disastro umanitario che ha colpito il paese. Prima della guerra, in città vivevano 430mila persone. Un terzo, forse di più, sono riusciti a fuggir



