L’aumento della violenza tra i giovani è uno dei temi più discussi. Un tema su cui le famiglie si interrogano sempre di più a causa anche delle ripercussioni che i propri figli possono subire, sia come potenziali vittime che come potenziali aggressori. A fine ottobre, dopo che tre ragazzi dell’età di 13 e 14 anni sono stati trovati in possesso di coltelli in classe, all’Istituto Francesco Morano di Caivano il Comando provinciale dei carabinieri, d’accordo Prefettura di Napoli, ha deciso di avviare un piano di prevenzione che prevede, tra le varie misure, anche l’utilizzo di metal detector davanti agli ingressi degli istituti. La preside del Morano, Eugenia Carfora, aveva commentato così l’iniziativa: «Quello che devo fare è cercare di far capire ai miei ragazzi che ci sono oggetti più belli di qualcosa di appuntito».

Nella nostra newsletter quotidiana, Oggi è Domani, abbiamo chiesto ai nostri lettori e alle nostre lettrici cosa pensano di questa misura e se sia necessaria per garantire la sicurezza nelle classi.

NON ADEGUATI

Per la maggior parte delle lettrici e dei lettori che hanno votato, l’utilizzo del metal detector non è assolutamente sufficiente. Quasi due terzi dei votanti ritiene che debbano essere altre le misure volte a tutelare gli adolescenti nei luoghi scolastici. L’educazione emotiva, la prevenzione del bullismo e una maggiore formazione dei docenti sono viste come chiavi metodologiche più appropriate ed efficienti.

Per esempio un lettore scrive che «il problema degli adolescenti armati non può essere letto come un problema scolastico». Il metal detector è anche il simbolo di una società che scarica sulla scuola la soluzione di ogni disagio. «Spesso si pensa che la scuola potrebbe risolvere, se avesse più risorse, tutti i problemi dei giovani e delle famiglie», ma essa non può essere la panacea a tutte le nostre storture socio-culturali. «Il fatto che sia spesso drammaticamente sola non significa, purtroppo che sia onnipotente».

ESISTONO ECCEZIONI

C’è anche una parte di utenti che non ritiene l’utilizzo dei metal detector del tutto errata. L’uso di questi strumenti, secondo un terzo degli utenti, è necessario solo saltuariamente, in contesti specifici. Un’interpretazione che mette in guardia da un’impostazione eccessivamente securitaria, ma che riconosce allo stesso tempo l’esistenza di emergenze specifiche da affrontare con metodi più decisi.

GLI ALTRI SONDAGGI

La settimana scorsa abbiamo chiesto ai nostri lettori quali consigli e desideri avessero da proporre per un fisco più giusto in vista della pubblicazione della nuova legge di bilancio. La maggior parte degli utenti è stata critica, sostenendo la necessità di contrastare l’evasione fiscale e di sostenere le pensioni. 

In precedenza abbiamo chiesto se fosse giusto giocare il match di qualificazioni per il Mondiale tra Italia e Israele. La maggior parte ha chiesto sostegno alla popolazione palestinese, tra chi ha chiesto di non giocare e chi invece ha proposto gesti più piccoli ma simbolici.

Ancor prima abbiamo chiesto se sia giusto che le scuole indichino agli studenti cosa indossare in classe. Ci sono i sostenitori del dress code «sobrio» e chi invece difende la libere espressione dell’identità.

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