- I fatti accaduti l’8 marzo, nel carcere Sant’Anna di Modena, sono episodi che trasformano quella giornata nella più buia della storia penitenziaria della repubblica italiana.
- Un carcere in fumo, detenuti liberi di distruggere l’istituto, di strafarsi, in nove muoiono per overdose mentre altri si premurano, sollecitati dal vertice del carcere, di liberare il personale imprigionato.
- E lo stato? Le istituzioni? Il ministero? Ci sono due questioni. La prima riguarda le violenze denunciate che sarebbero avvenute nel casermone prima dei trasferimenti dei detenuti in altri istituti. La seconda questione riguarda il ministero e il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. La relazione è stata pubblicata oggi dopo la prima inchiesta di Domani sul caso Modena.
I fatti accaduti l’8 marzo, nel carcere Sant’Anna di Modena, sono episodi che rendono quella giornata la più buia della storia penitenziaria della Repubblica italiana. Un carcere che brucia, detenuti liberi di distruggere l’istituto, di strafarsi e morire per overdose di metadone (nove le vittime totali). Mentre altri si premurano, sollecitati dai vertici del carcere, di liberare il personale imprigionato. Lo stato, le procure e il ministero della Giustizia che passi hanno finora compiuto per c



