Il generale Roberto Vannacci, autore del criticato libro “Il mondo al contrario”, avrà un nuovo incarico all’interno dell’esercito. Vannacci ricoprirà il ruolo di capo di Stato maggiore del comando delle forze operative terrestri del comando operativo esercito.

«Il nuovo incarico, che ero sicuro ci sarebbe stato, mi è stato attribuito dai vertici delle forze armate a seguito del mio avvicendamento all'Istituto geografico militare. È un ruolo prestigiosissimo che assumo e porterò avanti con la passione di sempre, adeguato alla mia esperienza, non ho mai avuto dubbi sul fatto di non aver commesso mancanze disciplinari o violato codici militari. Anche il ministro Crosetto dopo il nostro incontro si era espresso chiaramente dicendo che avrei avuto un nuovo incarico», ha detto Vannacci che ha voluto anche rispondere alle critiche. 

«Chi fa polemica ha già mostrato di non essere preparato, asserendo delle sue verità non vere. Continuo a fare il soldato, chi ha millantato una mia discesa in politica lo ha detto erroneamente, almeno per il momento, perché ho sempre detto che non mi precludo nulla nel futuro».

Le reazioni

«La nomina del generale Vannacci a capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri è indegna. Probabilmente è stato premiato per le sue fatiche letterarie ma e' la conferma che con questo governo la xenofobia, l'omofobia e le farneticazioni complottiste sono meriti e non demeriti. Invece di destituire un militare che con le sue parole tradisce i valori della costituzione su cui ha giurato, viene confermato ai massimi vertici dell'Esercito», ha detto il segretario di Più Europa, Riccardo Magi. «Il ministro Crosetto, che si era inizialmente indignato per le frasi contenute nel libro di Vannacci, smentisce se stesso e dimostra ancora una volta di essere il volto buono delle politiche più feroci del governo Meloni: valorizzare all'interno delle nostre Forze Armate la peggiore Italia è semplicemente vergognoso».

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