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L’emendamento Costa prevede di inserire i fascicoli di valutazione dei magistrati sostituendo il sistema attuale che promuove oltre il 99 per cento delle toghe.
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Per ogni magistrato, infatti, verrà formato uno schedario che contiene le attività svolte: dati statistici e documentazione dell’attività svolta, «la tempestività nell’adozione dei provvedimenti, la sussistenza di caratteri di significativa anomalia in relazione all’esito degli atti e dei provvedimenti nelle successive fasi o nei gradi del procedimento e del giudizio».
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Fortissima contrarietà a questo sistema è stata espressa a tutti i livelli da parte dei magistrati. Secondo l’Anm è una riforma che punta su «una visione iperproduttivistica» che produrrà «un atteggiamento difensivo da parte del magistrato, determinando una diminuzione dei provvedimenti».
L’accordo complessivo sulla riforma dell’ordinamento giudiziario è ancora lontano, nonostante il premier Mario Draghi abbia chiesto «che i partiti collaborino»,confermando la promessa di non mettere la fiducia. Tuttavia su un punto la convergenza è stata trovata: il via libera alla proposta di Azione, corretta poi dal ministero della Giustizia, sulla creazione del cosiddetto “fascicolo per la valutazione del magistrato”. Il sì unanime della maggioranza, però, fa il paio con la contrarietà co



