- Nella guardiola del carcere di San Vittore sono arrivati altri panettoni regalati da associazioni e benefattori della città, il che significa che ce ne sarà almeno uno per cella e tutti i detenuti potranno averne almeno una fetta per il giorno di Natale.
- I momenti di festa sono i più dolorosi per i detenuti, che percepiscono in modo ancora più acuto soprattutto la distanza dalle famiglie. Con la pandemia, infatti, gli accessi al carcere sono resi ancora più complicati.
- L’unico elemento positivo introdotto dalla pandemia sono le videochiamate, che hanno permesso ai detenuti di vedere i loro cari. Alcuni hanno visto per la prima volta dopo anni i visi dei genitori anziani e la loro casa. L’obiettivo ora è che diventino prassi e non solo beneficio emergenziale.
Nella guardiola del carcere di San Vittore sono arrivati altri panettoni regalati da associazioni e benefattori della città, il che significa che ce ne sarà almeno uno per cella e tutti i detenuti potranno averne almeno una fetta per il giorno di Natale. Sono anche queste piccole cose a fare un po’ la differenza, spiega suor Anna Donelli, volontaria in carcere da più di dieci anni. «Avevamo anche organizzato eventi a piccoli gruppi per potergli far fare un po’ di festa e distribuire qualche c



