Giustizia

Stragi e celebrazioni: così ammazzano l’antimafia

A mural by street artists Rosk e Loste, reproducing an iconic photo of top anti-mafia prosecutors Giovanni Falcone, left, and Paolo Borsellino, is seen on the side of a building in Palermo, Italy, Tuesday Jan. 17, 2023. Italy's No. 1 fugitive, Mafia boss Matteo Messina Denaro, was arrested Monday after 30 years on the run. He is set to be imprisoned for the two bombings in Sicily in 1992 that murdered the two top anti-Mafia prosecutors Falcone and Borsellino, and other grisly crimes. (AP Photo/Valeria Ferraro)
A mural by street artists Rosk e Loste, reproducing an iconic photo of top anti-mafia prosecutors Giovanni Falcone, left, and Paolo Borsellino, is seen on the side of a building in Palermo, Italy, Tuesday Jan. 17, 2023. Italy's No. 1 fugitive, Mafia boss Matteo Messina Denaro, was arrested Monday after 30 years on the run. He is set to be imprisoned for the two bombings in Sicily in 1992 that murdered the two top anti-Mafia prosecutors Falcone and Borsellino, and other grisly crimes. (AP Photo/Valeria Ferraro)
  • Palermo è in preda all’ira, schiacciata, Palermo è senza respiro per qualcosa che mai avrebbe potuto immaginare appena qualche stagione fa. Mal tollerato il dissenso, proibiti gli scarti di percorso e le digressioni, ogni 23 maggio e ogni 19 luglio d’ora in poi saranno celebrati sotto il segno dell’obbedienza
  • Quanta ipocrisia intorno agli “eroi” di Capaci e di via D’Amelio, quante imposture s’inseguono e s’incastrano fra la Sicilia e Roma, sponde di inganni, proclami e prediche, giochi di prestigio per cancellare quello che potremmo definire “il pluralismo dell’antimafia”
  • Colpe gravi e segnali non colti. Un movimento che, lentamente e inesorabilmente, si è cannibalizzato

Passo dopo passo e mossa dopo mossa, implacabilmente stanno ammazzando l’antimafia. Con perversa puntualità, approfittando delle ricorrenze più significative, sembra che non vogliano fare prigionieri fuori dall’ufficialità e dalla pomposità delle corone di fiori e delle fanfare. È accaduto il 23 maggio con la questura di Palermo che ha vergognosamente dato l’ordine di caricare un pacifico corteo di studenti e di sindacalisti in movimento per raggiungere l’albero Falcone, si replica in questi

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