- Intervistato da Domani, il teorico della “guerra giusta” sostiene che l’aggressione russa sia un atto criminale e spiega perché è diversa dall’invasione dell’Iraq da parte degli Stati Uniti nel 2003.
- Per Walzer questa è una grande occasione per la sinistra, come lo fu la chiara presa di posizione su sanzioni e fornitura di armi durante la guerra spagnola negli anni trenta.
- Parlando di una possibile risoluzione del conflitto, Walzer sostiene che senza un pieno riconoscimento da parte della Russia della sovranità del governo ucraino, le sanzioni dovrebbero continuare.
Michael Walzer è un filosofo politico e professore emerito dell’Institute for Advanced Study di Princeton, in New Jersey, uno dei più prestigiosi centri di ricerca al mondo. Per oltre trent’anni è stato co-direttore della rivista politica Dissent, un trimestrale che dagli anni Cinquanta raccoglie le riflessioni di intellettuali e pensatori della sinistra statunitense. Tra i suoi libri più noti c’è Just and Unjust Wars (Basic Books, 1977), un’indagine sulle questioni morali sollevate dalle guerr



