Superadulto e superbambino

Carlo Calenda è l’incantesimo che ci fa sentire bene anche da irresponsabili

Foto LaPresse
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  • La sua credibilità è nel non essere credibile, ossia nel dare sollievo a chi può immedesimarsi in lui e likarlo o persino votarlo e sentirsi sollevato rispetto alla deresponsabilizzazione politica.
  • Qual è il mistero che cerchiamo nell’uomo in Lacoste blu? La questione interessante sta invece nell’interesse in sé che suscita Calenda, nel suo essere una macchia di Rorschach di questa fase politica.
  • Cosa proietta nei commentatori, negli spettatori la sua presenza costante, la sua visibilità fuori scala?

Molti giornali in questi giorni hanno un paio di interviste con o uno speciale su Carlo Calenda. Un ritratto. Si assomigliano un po’ tutti, con qualche tentativo di arguzia in più, nel commentare il segno zodiacale, l’album di famiglia, lo scarno curriculum politico, e le foto ricorrenti: quella del film per la tv Cuore con la regia del nonno Luigi Comenicini in cui fa la parte di Bottini, e quella di profilo a pancia nuda in bella vista a bordo piscina con un cigno in sottofondo… Di Calenda

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