Di fronte alla terribile violenza di gruppo avvenuta a Palermo censure e proposte estreme come la pena della castrazione chimica che arrivano da esponenti della maggiornza sono soluzioni a basso costo. Più difficile è imparare a riconoscere ovunque le radici profonde della violenza
Ricordo in modo assai vivido la sensazione di sorpresa quando, qualche anno fa, in una lezione sulla violenza di genere, volli leggere e commentare il testo di un brano di un noto trapper italiano, al tempo al centro di accese polemiche. Non mi stupì tanto l’immagine lì offerta della donna, ritratta come l’oggetto di un amore proprietario e studiatamente arcaico, campo di contesa tra maschi intenti innanzitutto a rivendicare quarti di criminalità. Mi stupì piuttosto la difficoltà di studentes



